giovedì 14 luglio 2011

rabbia

non mi piace arrabbiarmi. per niente. quando mi arrabbio è come se mi pigliasse una cosa alla gola che sale sale sale fino ad annebbiarmi la vista e rendermi la testa leggera leggera. una sensazione bruttissima che ho provato ieri quando stavo rientrando a casa. ero tranquillo e beato sulla motoretta quando vedo nello specchietto una seicento rossa che cerca di superarmi. la strada è trafficata e siamo tra due rotonde. io sto andando a circa 50kmh in un tratto in cui è difficile andare più veloci. ma lui, forse per via del potente mezzo in cui nutre cieca fiducia o delle sue doti di grande pilota, decide comunque di passare. manco a dirlo a metà manovra si rende conto di aver sbagliato tutto, che la rotonda ormai è troppo vicina e lui è completamente contromano. a questo punto potrebbe frenare, lasciarmi passare e rimettersi in carreggiata. ma siccome lui è uno troppo giusto, mette in atto il piano b, sterza deciso verso destra tagliandomi la strada.
mi attacco al clacson ma non fa nemmeno una piega.
freno e scarto a destra, evitando di farmi buttare giù.
e sento quella roba che inizia a stringermi la gola. manco a farlo apposta, dopo pochi metri c'è un semaforo e io spero che sia verde. e invece è rosso. e lui si ferma. e io lo affianco e lo fisso attraverso il finestrino. e lui, invece di scusarsi, fa finta di niente guardando avanti con l'evidente intento di ignorarmi, come se dicesse "guarda, non ti vedo nemmeno!". è talmente tranquillo che sgomma via col rosso senza voltarsi indietro. e allora capisco che non è uno qualsiasi ma un vero pezzo di merda e la cosa che avevo in gola inizia a salire dietro gli occhi e prima che me ne accorga gli sto correndo dietro per la città. per sua sfortuna sta facendo la mia stessa strada. lo vedo che continua a fissare lo specchietto preso dal panico, chiedendosi se per caso io non sia una specie di serial killer.
quando arriviamo sulla via principale del paese, si infila nel corsello dei box del suo palazzo. a questo punto, dopo l'inseguimento, il respiro mi è tornato normale e ringrazio il cielo di non aver fatto nulla di cui dovermi pentire.
mi è rimasta per tutta la sera una sensazione spiacevolissima. perché arrabbiarmi non mi piace per niente.
a proposito: oggi mentre andavo a comprare un panino, uno per poco non mi falcia sulle strisce, passando col rosso. ve lo devo dire o ve lo immaginate?

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