mercoledì 22 settembre 2010

impariamo dai classici

sarà superfluo ricordare un episodio davvero illuminante occorso al grande scrittore e drammaturgo anton pavlovic cechov allorché volle assistere alla prova generale del suo zio vanja.
l'autore (qui ritratto nell'atto di farsi fare il ritratto) ebbe un moto di stizza durante una delle scene principali, presenti solo nella prima stesura dell'opera.
la scena vedeva vanja (impersonato da lev vladimovic bulgakov, noto per le sue simpatie calcistiche per la lazio, molto diffuse nella russia pre-rivoluzionaria) intento nella lettura del resoconto della partita roma - selezione parrocchiale tor di quinto.
vanja, convinto romanista, nell'apprendere il risultato (roma 0 - selezione parrocchiale 6) cade preda di un grande sconforto.
ebbene cechov notò come l'evidente eccitazione e gioia di bulgakov (dovute evidentemente alla sua fede laziale) rendessero la scena poco credibile e quasi grottesca.
l'episodio (tramandato come "la mezza punta di bulgakov") portò ad una completa riscrittura dei tre atti, trasformando l'opera da una scoppiettante commedia degli equivoci incentrata su calcio e scene piccanti con magliette bagnate al dramma inguardabile e soporifero che oggi conosciamo.

ciò che cechov nella sua grandezza ci insegna è come l'osservazione, anche casuale, di un fenomeno che si crede noto e prevedibile possa avere conseguenze davvero inaspettate.
prendiamo ad esempio la routine serale di casa nostra. molto semplice:
a- cena
b- scemenze e coccole
c- abluzioni
d- urla
e- ulteriori abluzioni energiche
f- urla disumane
g- ulteriori abluzioni energiche utilizzando il sapone
h- rimbocco delle coperte
i- nanna

9 fasi ormai ampiamente consolidate. e invece stasera anticipando i tempi, mi sono messo ad osservare un fenomeno che credevo noto e prevedibile: l'ingresso a letto di mia figlia caterina (fase tra i punti "g" ed "h"). ed ho scoperto che il suo passatempo preferito consiste nel piantare sane e visibili pedate sul muro con le calze  sporche da una giornata di giochi-lotte-sudate-corse.
il risultato è che la striscia nera posta a circa 1 metro e 70cm da terra non è imputabile al pessimo lavoro dell'imbianchino ma ai singolari passatempi di mia figlia.
occorre sempre tenere a mente il cammino tracciato dai classici per trarne il massimo insegnamento.

domani, dopo aver sentito l'avvocato per disdire la causa appena imbastita contro l'imbianchino, devo ricordarmi di comprare una nuova frusta perché la vecchia mi si è spezzata sul più bello stasera....

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