lunedì 21 giugno 2010

limbo

siamo entrati a far parte del novero dei senzatetto.
venerdi mattina alle 7.40 sette o otto (difficile contarli, da quanto si muovevano veloci) folletti ci sono piombati in casa, ci hanno salutato e senza porre tempo in mezzo, hanno iniziato ad imballare tutto ciò che non si muoveva.
a nulla sono valsi i nostri tentativi di mettere in salvo le (poche) cose che sapevamo indispensabili per questi quindici giorni di interregno, in cui saremo fuori da casa vecchia ma non ancora dentro quella nuova. ci hanno imballato vestiti, documenti, viveri, medicinali... tutto! e siccome loro erano sette (o otto) e noi soltanto due non riuscivamo a bloccarli in tempo perché appena voltavamo lo sguardo... zac... ecco che ci impacchettavano sotto il naso qualche altro oggetto indispensabile.
pazienza.
ricompreremo il ricomprabile e ci arrangeremo per il resto.
alle 9.30 i sette (o otto) avevano già impacchettato il 90% dei nostri ultimi 13 anni di vita, iniziato a smontare i mobili e caricato gli scatoloni nei camion.
alle 15.30 era tutto finito.
dopo uno dei fine settimana più surreali degli ultimi anni, oggi abbiamo rogitato la vendita di casa. 
(NOTA: rogitare è probabilmente uno dei dieci verbi più orripilanti che la mente umana abbia saputo partorire. preferisco dire che abbiamo venduto casa: è più semplice, più vero e non fa pensare ad un disturbo gastro-intestinale)
passeremo le prossime due settimane ad ammirare estasiati il saldo del nostro conto in banca. poi il cinque luglio tutto finirà come per incanto visto che dovremo acquistare la nuova casa, spendendo in un colpo solo tutto quel bel gruzzoletto.
ma va bene. come ci insegnava mio padre quando eravamo piccoli: i soldi sono fatti per essere spesi.
nel frattempo continueremo ad essere dei senzatetto, vivendo in questa sorta di limbo: abbiamo la residenza in una casa che non ci appartiene e non avendo ancora la proprietà della nuova casa non possiamo chiedere la residenza nel nuovo comune. siamo ufficialmente apolidi. 
quindi riepilogando: niente casa, niente residenza o domicilio conosciuto, conto corrente bello carico, irrintracciabile, irreperibile ed invisibile.
sono nella condizione ideale per intraprendere una nuova carriera come finanziere internazionale o narcotrafficante...
...gradite dello zucchero a velo?

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